Castello di
Rocca d'Evandro
Rocca d’Evandro è un comune italiano situato nella provincia di Caserta, in Campania. Prima dell’XI secolo, era conosciuta come Rocca di Bandra o Rocca di Vandra o Vandra.
Origini del nome:
Il termine “Rocca” si riferisce al castello. Prima dell’XI secolo, la località era un insediamento posto a valle, forse di origine romana. Questo insediamento potrebbe essere nato in seguito all’esodo delle popolazioni di Casinum ed Aquinum nel 582 a causa delle scorrerie del longobardo Zotone, duca di Benevento.
Storia:
Nel territorio del comune ci sono testimonianze di insediamenti romani, come l’approdo vinario in località Porto di Mola – Mortola e forse la stessa Vandra. Il castello, che ha giocato un ruolo fondamentale nella vita del borgo, risale al X secolo. La sua posizione strategica ha portato a numerose contese per il suo controllo. Un documento datato 11 luglio 961 attesta la cessione del castello dai principi di Capua e Benevento al monastero di San Salvatore.
Nel 1117 e nel 1343, due terremoti devastarono molti centri della zona, tra cui Montecassino. Nel XIV secolo, Montecassino prese possesso della fortezza. All’inizio del XVI secolo, Rocca d’Evandro, insieme a Camino e Mignano, era tra i possedimenti di Ettore Fieramosca. Nel 1534, dopo la conquista del Regno di Napoli, Carlo V donò la fortezza alla poetessa Vittoria Colonna in riconoscimento del suo contributo. Gli ultimi feudatari furono i Cedronio, che divennero prima baroni e poi, nel 1677, marchesi di Rocca d’Evandro.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Rocca d’Evandro si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo violenti rastrellamenti da parte delle truppe tedesche e devastanti bombardamenti alleati. Questi eventi causarono numerose vittime e la quasi totale distruzione dell’abitato.
Monumenti e luoghi d'interesse:
Il castello di Rocca d’Evandro è stato al centro della vita del comune per secoli. Dal 1980, il castello è di proprietà del comune, che ha avviato lavori di restauro nel 1983. Oltre al castello, ci sono importanti testimonianze del periodo romano, come i resti di un approdo vinario a Mortola. Altre chiese e luoghi di interesse includono la chiesa di Santa Maria Maggiore, il santuario di Monte Camino, l’eremo dell’Eterno Padre su Monte Maggiore, e la chiesa di Santa Maria di Mortola.
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Mappa del Castello
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